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10 agosto, 2006

Come ti ricarico la pila

la pila: come/dove/quanto diavolo si carica?

Cosa bisogna sapere:Su ogni batteria è riportata la sua massima corrente erogata, ad esempio 1200mA/h(milliamper/ora); questo significa che in un ora la batteria in questione è in grado di erogare continuamente 1200mA, pertanto se l'apparecchio che usiamo assorbe 2400mA, il suo funzionamento con tale pila durerà solo mezz'ora, mentre se il circuito assorbe 50mA, avremo una tenuta di 24ore (1200 : 50)

IL TEMPO DI RICARICA

Per ricaricare una pila Ni-Cd/NiMH, la corrente di carica è data dall' 1/10 dell'amperaggio massimo della pila stessa, mentre se si ha bisogno di una rcarica più veloce, la si può portare a 1/4 (fino a 1/2 su certe pile particolari costruite a freddo)
facciamo un esempio su una pila da 2000mA:

2000 : 10 = 200 mA
2000 : 4 = 500 mA
2000 : 2 = 1000 mA

Esiste una teoria circa i tempi di ricarica di una pila Ni-Cd/NiMH: moltiplicare la corrente utilizzata x 1,4.
mA=600 1/10=60

(600 : 60) x 1,4 = 14 ore

in questo esempio si carica con una corrente pari a 1/10

Una ricarica lenta è da prendere sicuramente come migliore rispetto a una veloce, in quanto troppa velocità significa tanta corrente applicata, e tanta corrente applicata in poco tempo significa calore generato, e non gli fa bene per nulla.


IL MISTERIOSO EFFETTO MEMORIA
La gente assegna questa sgradito nome a depressione della tensione,ridotta tensione e quindi ridotta potenza e capacità durante l'utilizzo della batteria.
ma non è propriamente così...è più che altro una sensazione personale.
Normalmente una batteria NiCd durante la scarica fornisce una tensione molto costante, quindi sarebbe sbagliato utilizzare la tensione come riferimento per sapere se la batteria è scarica.Soffrono tremendamente il calore, in quanto in situazioni di temperature alte oltre a ridurre potenzialmente la carica effettiva, si vedrà diminuita la tensione altermine della carica, con conseguente passaggio al problema soprascritto.
E' sconsigliato lasciarle in carica oltre il tempo descritto dal produttore, cosa molto comune negli apparecchi di consumo come cellulari, dove si ha il vizio di lasciare costantemente il prodotto attaccato rete utilizzando un caricabatterie che ha il solo compito di fornire corrente costante, senza interrompere il flusso al termine della carica.