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18 dicembre, 2007

Riflessione sul caso Kane & Lynch

Può sembrare strano, ma le ultime vicende che riguardano Kane & Lynch non sono passate in secondo piano. Ma andiamo con ordine:
Jeff Gerstmann, direttore editoriale di Gamespot (una delle grandi testate videoludiche online), è stato allontanato dalla società dopo aver scritto una recensione non troppo caritatevole nei confronti di K&L.
Pare che tale licenziamento sia stato voluto da Eidos in persona, produttore del gioco in questione.
Negli ultimi gorni, la software house, è stata anche additata per aver inserito nei propri filmati promozionali e sul sito, finte valutazioni e citazioni prese da testate giornalistiche autorevoli.
Sembra che abbiano pure utilizzato le stelle come metro di giudizio, da un sito che le stelle non usa :D

Tutta questa vicenda dovrebbe far pensare che Eidos abbia sfornato un prodotto non proprio entusiasmante e che stia spingendo facendo carte false. Vero, i fatti parlano chiaro.
Ma la domanda che mi ronza in testa è un’altra: come possono queste vicende, far scendere o salire il valore totale di vendite di un prodotto? L’utente medio o il “casual gamer” non si informerà mai sui retroscena della pubblicazione e quindi il suo giudizio sarà incontaminato e diretto sulla qualità effettiva del gioco.
Se il gioco fa davvero pietà, probabilmente verrà convinto ad acquistarlo da una pubblicità o da un filmato renderizzato a dovere, ma alla fine è il gioco che conta.
Non cè pubblicità, bugia o licenziamento che possa fermare il parere di uno che ha provato il prodotto: se il gioco fa schifo perché è stato fatto male può vendere al dayone, ma poi la gente lo prova e lo sconsiglia agli amici con conseguente effetto domino sulle vendite.

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2 Comments:

Blogger Sempavor said...

alla fine è il gioco che conta, vero: però quando una software house fa di tutto per levare da un sito una recensione poco lusinghiera, o quando utilizza artifici grafici che possono essere configurati come "pubblicità ingannevole", o quando si inventa recensioni lusinghiere poubblicate dal tal sito (che magari non ha ancora nemmeno recensito il gioco...) al casual gamer viene tolta la possibilità di informarsi in maniera completa e, soprattutto, corretta.
inoltre c'è modo e modo di vendere un prodotto: indipendentemente dalla qualità dello stesso, se mi sento preso per i fondelli mi spiace, ma io non compro. :D

19/12/07 09:31  
Blogger Valpurgius said...

io me lo faccio regalare in azienda, e ho risolto i problemi :D

19/12/07 09:39  

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