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26 maggio, 2009

il musicalismo del 2009

quando si è giovani si creano delle idee e delle convinzioni in testa che ti porterai avanti per tanto tempo. forse sono idee stupide, dettate da un bisbiglio infondato da parte di un'amico una sera in piazza con in mano una cannetta e una birretta, oppure è qualcosa di più importante.
La musica fa parte di ognuno noi da quando nasciamo. Con la musica ci ricordiamo dei bei momenti, di "quella volta che..." o di questioni anche poco piacevoli. Quando si frequentano degli amici si prende una strada musicale ben precisa che influenzerà le tue giornate e le tue serate per i giorni a venire e in testa ti frullerà per anni l'idea che quel genere musicale sia l'unico ed il solo e schiferai "la concorrenza".
Personalmente sono arrivato a un punto della mia vita dove ho cancellato questa convinzione. Mi voglio gustare ogni preciso istante con tutti gli amici che ho indistintamente se sono dei discotecari o dei metallari.

E allora succede che ti ritrovi alle 4 del mattino a ballare in discoteche, che prima nemmeno ne conoscevi l'esistenza, con vecchi amici e cuba in mano per poi andare giorni dopo alla festa della birra a suon di chitarre elettriche e fresca birra dissetante.
Ho cancellato la convinzione che un genere musicale sia meglio dell'altro per una pura e infondata questione di "musicalismo": non ha senso.
La parola d'ordine per l'estate 2009 è "DIVERTIMENTO" indistintamente da dove sono e con chi sono.

...e chi vuol esser lieto sia...

Luca

14 maggio, 2009

L'universo femminile

diciamolo: un gruppo di uomini, anche se si sono conosciuti 30 minuti prima, sono molto attaccati l'uno con l'altro, cè sempre una sorta di cameratismo ed è difficile che si creino problemi dall'interno. Durante una "prima uscita" il gruppo di uomini si ubriaca sempre.

Un classico ritrovo di uomini fa così
"Hei, ciao. Come ti chiami? che lavoro fai? andiamo a bere." e saranno amici per sempre.

un gruppo di iene, emh scusate, di donne è un'altro mondo. non esiste che due donne che si sono presentate un istante prima, possano andare fin da subito d'amore e daccordo; ecco cosa succede durante un classico approccio tra due donne "Donna A" e "Donna B".
Donna A è col proprio moroso e il suo gruppo di amici al parco. In lontananza si intravede Donna B che si avvicina, con lo sguardo fisso verso il gruppo di amici di Donna A.

Fase 1: Donna A pensa "ma che cazzo si guarda sta zoccola" e mentre Donna B si avvicina gli fa uno scan in stile Terminator e prosegue a pensare "ma che cazzo di stivali si è messa sta qui?"

Fase 2: Donna B si avvicina al gruppo di amici e guarda con insistenza il moroso di Donna A. Donna B ha le palpitazioni e ha lo sguardo appannato. Gli amici di Donna A hanno subito adocchiato Donna B e se la stanno mangiando con gli occhi mentre inizia a salutare il moroso di Donna A che contemporaneamente passa a Defcon 3.

Fase 3: Donna A recupera informazioni sulla pericolosità di Donna B, come il nome, e capisce come fa a conoscere il proprio moroso mentre con un politico sorriso stampato in viso con una stampante difettosa, gli allunga un asettico "ciao" e stringe con vigore a fianco a sè il proprio uomo. Tra le due inizia la guerra di sguardi e se si fa passare una lampadina nel campo visivo di entrambe, si illumina.

Fase 4: Donna A capisce che i due sono amici, vede che non ha più le attenzioni dei compagni del moroso e inizia a sprofondare in pensieri sadomasochisti sul come sopprimere questa cagna che è entrata nel suo territorio. In questo momento qualsiasi cosa viene detta dall'esterno a Donna A non viene recepita in quanto qualsiasi senso è puntato sull'invasore.

Fase 5: Il moroso di Donna A fa una battuta a Donna B e tutti ridono: panico. Ormai Donna A ha perso la situazione di mano ma schiva l'onda di terrore che la stava invadendo, fa un sadico sorrisino e lascia che i due finiscano di chiaccherare.

Fase 6: Donna B intravede il suo ragazzo, saluta moroso di Donna A e amici con i 3 bacetti (pressione di Donna A alle stelle) si gira per iniziare a incamminarsi ma torna indietro guarda Donna A gli lancia un'occhiata micidiale, gli sogghigna un infastidito "ciao" e torna per la propria strada.

Fase 7: Donna A, facendo finta di niente, controlla con la coda dell'occhio che il proprio ragazzo non guardi il culo della Donna B. In realtà lo farà e lancerà un occhiolino agli amici che se la stanno ghignando.
Donna A passerà tutto il pomeriggio stizzita e senza parlare al proprio moroso.

Fase 8: In macchina, al rientro a casa, il moroso di Donna A riceverà una gigantesca lavata di capo.

Fase 9: Negli anni a seguire ogni volta che ci sarà motivo (ma anche senza) Donna A tirerà fuori il nome di Donna B che si è gelosamente memorizzato in testa. Mentre lo pronuncia guarderà le sue amiche fidate che iniziano a scrutare il povero uomo come per dire "bè, adesso hai quacosa da dire per caso?"

Fase 10: Anche una volta separati, Donna A rinfaccerà quel nome di quella troia di quel pomeriggio al suo ex ragazzo.

L'uomo godrà come un riccio ad ascoltare nuovamente questo nome e questa storia.

07 maggio, 2009

Beata illusione

recentemente mi sono imbattuto in un telefilm incredibile. mi ha attirato al punto da scopiazzare lo stile e riversarlo nella mia vita di tutti i giorni. qualche adattamento, ma il resto funziona.
Per un pò ho vissuto nell'illusione di poter avere lo stesso rapporto con le donne come nel telefilm e non posso dire che mi sia andata male. alla fine con le donne che (chi più, chi meno) o avuto modo di vedere come mamma le ha concepite, sono rimasto in rapporti d'amicizia e ci si frequenta ridendo sopra a quelle immagini che girano in testa.
Nella pellicola cè un rapporto spettacolare che lega il personaggio alla sua excompagna; una sorta di "volemose bene" costante in cui l'obbiettivo è rimanere in buoni rapporti e lui muove mari e monti per far si che ciò avvenga nonostante la perpetua presenza di un secondo uomo accoppiato con la vecchia fiamma.
non cerco il lieto fine, non mi interessa, ma avere la pia illusione che tutto sia bello, sempre perfetto e senza sbavature mi piaceva. Mi rendo però conto che tra i due examanti c'era un'intesa notevole, un legame magico e inflessibile, qualcosa che il tempo non può spezzare ma soltanto impolverare al punto da risultare scontato e stupendamente ironico. I due personaggi risultano in simbiosi dal primo all'ultimo fotogramma e nonostante l'evidente gap amoroso, si intendono sempre.
La mia controparte non risponde come avrei voluto, non si apre e mi sento stupendamente divertito a raccontarle storielle per avere una fiaba in cambio, senza successo. Mi illudo che tutto possa trasformarsi in qualcosa di incredibile, in un rapporto d'amicizia vero e senza intoppi di sorta ma mi sono reso conto solo ora dell'incompatibilità dei soggetti per mettere in piedi il piano che frullava tra i miei neuroni ingegnosi.

Sto costantemente ascoltando la colonna sonora di questo telefilm in un piacevole loop che farà sclerare parenti e vicinato, ma ho anche due piedi ben appoggiati a terra e anche se la speranza è l'ultima a morire, non potrà mai avverarsi ciò che desidera la star della pellicola.

La vita non è un film, ma sdraiato in un prato a guardare le stelle, per un attimo, per un solo istante, a volte, lo è davvero.

Luca